giovedì 21 luglio 2016

Nazim Hikmet - Le vostre mani e le loro menzogne

Le vostre mani e le loro menzogne

Le vostre mani austere come pietre,
meste  come nenie intonate in prigione,
massicce e enormi come animali strani,
le vostre mani simili a volti crucciati di bimbi affamati.

Le vostre mani rapide e solerti come api,
pesanti come seni colmi di latte,
valorose come la natura,
le vostre mani che celano una familiare tristezza sotto la ruvida pelle.

Il mondo non si regge sulle corna dei buoi,
il mondo è retto dalle vostre mani.
O uomini, uomini miei!
Vi nutrono di menzogne,
mentre affamati
avete bisogno di pane e carne.
E senza aver neppure una volta mangiato a sazietà
Ad una tavola coperta di bianca tovaglia
Abbandonate questo mondo
E i suoi alberi carichi di frutta.

O uomini, uomini miei!
Soprattutto voi dell'Asia, del Medio e Prossimo Oriente,
delle isole del Pacifico e della mia terra,
che superate il settanta per cento del genere umano,
antichi e riflessivi, siete, come le vostre mani
e come le vostre mani giovani e curiosi ed entusiasti.

O uomini, uomini miei!
Voi dell'Europa, voi dell'America
Siete audaci, siete vigilanti,
indulgenti siete come le vostre mani,
e come le vostre mani facili all' inganno, facili all'illusione…

O uomini, uomini miei!
Se mentono le antenne,
se le tipografie mentono,
se mentono le insegne sui muri e gli avvisi del giornale,
e se mentono sul bianco schermo le nude gambe delle danzatrici,
se mentono le preghiere,
se i sogni mentono,
se mentono le nenie,
se mente il suonatore nella taverna,
se dopo una giornata disperata mente nella notte il raggio di luna,
se mentono le parole,
se mentono i colori,
se le voci mentono,
se tutti coloro che sfruttano il lavoro delle vostre mani
ed ogni cosa ed ognuno mente,
eccetto che le vostre mani
è solo per renderle pieghevoli come argilla bagnata,
cieche come l'oscurità,
stupide come cani da pastori,
è per frenarle nella rivolta
che prende ad abbattere
il regno degli strozzini e la sua tirannia
su questo meraviglioso e fugace mondo
dove siamo per un soggiorno così breve.

§§§


giovedì 29 ottobre 2015

Da Via Parini 7

Io vado a scuola dalle suore
orsoline-ragioniere.
Non ce n’è una
con un nome normale.
C’è suor Guerina che gioca a pallone con i maschi,
suor Zeffirina che è la direttrice,
suor Semplicina che comanda il refettorio.
‘Scusa suora,
perché avete questi nomi strani?’


‘Bambini adesso dormite’
‘Ma suora
io non ho sonno!’
‘Allora riposa gli occhi’


‘Bambini,
quando vi coricate la sera
mettetevi con le braccia conserte’
‘Ma perché, suora?’
‘Perché se il Buon Dio
vi accoglie in Paradiso
vi trova già pronti’
‘Speriamo, suora,

che accolga prima lei’


martedì 27 ottobre 2015

Alcuni testi da Via Parini 7

Dal capitolo 'Il quartiere'

Il nostro quartiere
da un lato è chic
dall’altro è shock.
Noi stiamo proprio nel mezzo.
Né di qua né di là.
Il karma di una vita.


Via Giuseppe Parini
è una lunga discesa
dal paradiso all’inferno.
Più che il Parini

ci vorrebbero Dante con Virgilio.



lunedì 26 ottobre 2015

Via Parini 7

Dopo una lunga attesa, finalmente sono lieto di annunciare l'uscita del volume 'Via Parini 7'.

Dalla prefezione di Letizia Leone:

L'apparente mascheramento della scrittura in "racconto" memoriale delle "piccole cose", vagamente crepuscolare, con versi che indugiano sui minimalismi di una stagione esistenziale, quella degli anni ‘90, sottende ben altre implicazioni.
Oltre ad essere un dichiarato omaggio ai propri maestri, Sandro Penna e Vivian Lamarque, il disagio sottile e sussurrato sembra quasi deflagrare a distanza di anni, silenziosamente, nelle fratture di un io che non ha più possibilità di raccontare una storia ma solo gli istanti banali che riprendono vita sullo scenario del verso.


mercoledì 10 giugno 2015

Rivista Rapsodia

"Indulgo" pubblicata sul Nr. VI della Rivista Rapsodia, scaricabile liberamente dal seguente link:

https://rivistarapsodia.wordpress.com/2015/02/28/numero-6/


venerdì 22 maggio 2015

Il Convivio

Segnalo che 2 testi della raccolta Mantra della Sera sono stati pubblicati sul Nr. 1, Anno XVI, Marzo 2015, della rivista Il Convivio.

Il numero è scaricabile liberamente dal seguente sito:

http://www.ilconvivio.org/